Il sistema delle elezioni presidenziali
1) I due maggiori partiti, Repubblicano e Democratico, scelgono il candidato alle presidenziali attraverso le elezioni primarie che si tengono nei 50 Stati. Esse si svolgono in modalità diverse da Stato a Stato. In alcuni i candidati vengono scelti attraverso votazioni segrete, in altri attraverso riunioni aperte, i caucuses. In alcuni Stati al caucus possono partecipare solo gli iscritti al partito che lo organizza, in altri possono partecipare e votare anche non iscritti al partito o iscritti al partito rivale.
2) In base al risultato del caucus a ciascun candidato viene assegnato un numero variabile di delegati, i quali rappresentano il loro Stato alla Convention nazionale del Partito che sceglie il suo candidato alle presidenziali. Alla Convention partecipano non solo i delegati degli Stati, anche i super-delegati: personalità importanti del Partito che possono votare per chiunque vogliano, ribaltando a volte la situazione.
3) Una volta che i due partiti hanno scelto i rispettivi candidati alla Presidenza, si procede alle elezioni generali. Gli elettori non eleggono direttamente il Presidente ma un Grande Elettore che rappresenta il candidato prescelto.
4) A eleggere il Presidente degli Stati Uniti sono 538 Grandi Elettori. Per diventare Presidente bisogna ottenere il voto di almeno 270 di loro Ogni Grande Elettore rappresenta il partito cui appartiene, ma la Costituzione degli Stati Uniti non gli impone di votare il candidato alla presidenza scelto dal suo partito.
5) Ogni Stato ha una quota di Grandi Elettori, calcolata in modo da favorire gli Stati più piccoli.: il Wyoming, poco popolato, ha un Grande Elettore ogni 194’000 abitanti.; la California, più popolata, ne ha uno ogni 723’000 abitanti.
RISULTATO:
Tale sistema permette manovre politiche di tutti i tipi: ad esempio quella di far partecipare e votare membri del proprio partito al caucus del partito avversario per non far eleggere un determinato candidato ritenuto politicamente pericoloso. L’attribuzione di un Grande Elettore in base a un numero di abitanti che varia da Stato a Stato porta talvolta alla Presidenza degli Stati Uniti candidati che alle lezioni generali hanno ricevuto meno voti.
Il meccanismo della votazione
1) Manca una legge federale che imponga l’identificazione di chi si reca alle urne. Il Governatore della California, appartenente al Partito Democratico, ha promulgato una legge che vieta di richiedere l’identificazione di chi si presenta ai seggi per votare.
2) Alle elezioni del 2020, il voto per corrispondenza è fortemente aumentato superando i 66 milioni (rispetto ai 28 milioni del 2016).
3) Una Legge del 2002 richiede la presenza di una macchina per il voto elettronico in tutti i seggi elettorali. Non esiste operò nessuno standard per costruire una macchina elettronica utilizzabile in sicurezza.
4) Circa un quarto degli elettori voterà con macchine che rilasciano schede cartacee. Il resto voterà con macchine elettroniche che memorizzano i voti e possono produrre o no una registrazione cartacea dell’avvenuta votazione.
RISULTATO:
Tale meccanismo permette frodi di tutti i tipi. Le schede che arrivano per posta vengono aperte e registrate da personale assunto attraverso società private, nel quale possono esserci persone incaricate di falsare i risultati. Le macchine elettroniche per la votazione possono essere manomesse, caricandovi programmi che falsano i risultati. Il professore Alex Halderman, che insegna scienze informatiche all’Università del Michigan, lo ha dimostrato simulando una votazione di cui le macchine elettroniche capovolgono il risultato.
Manlio Dinucci
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