Saturday, 19 April 2025

La “Pace solida” che disgrega l’Europa


Il presidente Macron ha convocato a Parigi una trentina di governi “volenterosi” con lo scopo ufficiale di “costruire una pace solida per l’Ucraina e l’Europa.”  Si è trattato in realtà non di un vertice di pace ma di guerra.  Prima del vertice Macron ha telefonato a Trump. Ha tenuto quindi una conferenza stampa con Zelensky, dichiarando che “la Russia mostra la volontà di continuare l’aggressione”. Durante il vertice Macron ha detto che “Mosca sta fingendo di negoziare” e che per questo saranno mantenute le sanzioni, decisione su cui tutti i partecipanti si sono dichiarati d’accordo.

Macron ha quindi annunciato che sarà costituita una “forza di rassicurazione” che sarà “schierata in luoghi strategici dell’Ucraina in caso di pace” e che Francia e Gran Bretagna invieranno in Ucraina una squadra per formare il futuro esercito di Kiev. La presidente Meloni ha ribadito “il continuo sostegno all’Ucraina nel contesto euroatlantico, anche sulla base di un modello che in parte possa ricalcare quanto previsto dall’Articolo 5 del Trattato di Washington. Poiché esso prevede che, se un membro della NATO viene attaccato, tutti gli altri membri devono intervenire in sua difesa, ciò significa considerare. di fatto l’Ucraina membro della NATO.  Il Ministero degli Esteri russo avverte che “il dispiegamento di militari di paesi NATO in Ucraina rischia di provocare un confronto militare diretto tra Russia e NATO”.

Tutto questo ostacola e vanifica di fatto l’accordo tra i Presidenti degli Stati Uniti e della Russia di garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero, così che sia la Russia che l’Ucraina possano esportare via mare cereali, fertilizzanti e altri prodotti.

Stati Uniti e Russia, pur avendo raggiunto tale accordo, restano distanti su altre importanti questioni.   Mentre gli Stati Uniti vorrebbero assumere il controllo di tutti gli impianti nucleari ucraini, includendo tra questi la centrale nucleare di Zaporozhye oggi sotto controllo russo, Mosca dichiara che non consegnerà mai la centrale nucleare all’Ucraina o a qualsiasi altro Paese. La centrale nucleare di Zaporozhye rischia quindi di essere di nuovo colpita dalle forze ucraine, mettendo a rischio l’intera Europa.

In Medioriente Stati Uniti e Russia perseguono scopi diametralmente opposti. Gli Stati Uniti, in sinergia con Israele, stanno rafforzando la loro presenza militare nella regione e attaccando lo Yemen con l’obiettivo di colpire l’Iran, mentre la Russia sta realizzando un accordo di cooperazione strategica con  l’Iran. In Asia orientale e sud-orientale gli Stati Uniti stanno schierando forze e armamenti anche nucleari  contro la Cina, alleata della Russia con la quale costituisce l’asse portante dei BRICS.

Manlio Dinucci

 

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